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La visita fiscale


di Mestesso2018
22.09.2018    |    2.721    |    11 9.9
"Ero tutto bagnato ed ero imbarazzatissimo quando il medico entrando mi guardò stranito..."
Avevo preso uno strappo muscolare alla gamba sinistra in seguito a delle corse al parco che facevo nei tardi pomeriggi di questa estate afosa. Ero abituato ma evidentemente non avevo fatto stretching per bene prima della mia ultima corsa perché dopo 10 minuti dovetti fermarmi per un improvviso dolore che partiva da sotto al gluteo ed arrivava fino a metà coscia. Il giorno dopo non andai a lavorare e rimasi a casa per una settimana.
Il riposo mi fece bene e ne gioviai dopo appena 4 giorni. Rimasi a casa senza far nulla se non la spesa al supermercato vicino per tutti e 7 i giorni di malattia sia per paura che arrivasse la visita fiscale e non mi trovasse a casa, sia per guarire completamente e per bene.
Il settimo giorno stava quasi per concludersi.
La visita poteva arrivare solo dalle 17 alle 19 ed essendo oramai le 18:45 dissi a me stesso che oramai non vi era più motivo di stare in campana in attesa di un eventuale arrivo e quindi mi iniziai a docciarmi per uscire con gli amici la sera.
Appena entrai in doccia sentii il campanello suonare. Non potevo crederci! Poteva essere la visita arrivata così agli sgoccioli? Mi avvolsi il bacino in un asciugamano e risposi al citofono; eh si! Era proprio il medico fiscale! Aprii il cancello e poi il portoncino di casa sbirciando solo con la testa per evitare che magari qualche vicino mi intravedesse mezzo nudo. Ero tutto bagnato ed ero imbarazzatissimo quando il medico entrando mi guardò stranito.
"Mi deve scusare ma vista l'ora avevo deciso di docciarmi" gli dissi presentandoci a vicenda.
Mi diede la mano, calda, decisa e fasciata da una fede nunziale. Era un bel uomo sui 50. Barba corta e curata, un fisico robusto ma ben tenuto da quel che intravedevo, abbronzato fresco di vacanza tanto che aveva ancora il profumo di mare che lo seguiva. Il suo sguardo magnetico mi rapi...non potevo distogliere lo sguardo da quegli occhi di un blu profondo che facevano da contrasto netto al suo viso virile ed abbronzato.
"Rimaniamo nell'ingresso o mi fa accomodare per scrivere?" Disse sorridendo
Venni risvegliato dal mio intorpidimento e scusandomi lo accompagnai al tavolo del salotto.
"Stava per uscire immagino" disse lui in modo vistosamente ironico.
"Assolutamente no! Col caldo sudo molto e non vedevo l'ora di rinfrescarmi!" Risposi rispondendo ironicamente
Si accomodò sulla prima sedia davanti al tavolo e nel farlo scrutai il suo pacco protuberante. A quanto pare era ben messo e la mia mente per un attimo cerco di visualizzarlo completamente nudo facendomi drizzare l'arnese che libero di dondolare sotto la tovaglia si era già fatto intravedere varie volte!
"Nel frattempo che lei sistema il suo pc portatile e i moduli vado a mettermi qualcosa addosso"
"Non si preoccupi, tanto io ho già fatto! Dobbiamo solo riempire il modulo e deve rispondermi ad alcune domande" mi disse lui.
Rimasi lì in piedi vicino a lui non sapendo casa fare. Decisi di sedermi dopo qualche secondo per evitare di mostrare la mia erezione che stava aumentando.
Lui si girò verso di me e mi chiese cosa fosse successo. Mentre spiegavo lo vidi sistemarsi varie volte il pacco e lui vide ogni volta il mio sguardo seguire minuziosamente la sua mano. Non riuscivo a trattenermi dal non guardare e credo che anche il medico se ne accorse.
"Avverte ancora dolore?" Mi chiese mentre inizió a scrivere al pc e ogni tanto mi guardava.
"Sto un po' meglio, il riposo ha giovato!"
"Strano però che con uno strappo muscolare lei sta già meglio dopo una settimana! È sicuro di non avvertire più dolore?" Mi chiese in un misto di curiosità e ironia
"in realtà ho ancora un po' di dolore" risposi cercando di portare la curiosità di quel bel uomo sulle mie natiche. " è focalizzato più che altro qui!" E girandomi con le dita strinsi sotto alla natica dove oramai non c'era più segno di nessun dolore. Lui rimase un attimo in silenzio ed io rincarai "proprio da qui dottore" con le dita feci rimbalzare due/tre volte la chiappa sotto l'asciugamano.
"Strano però, non capisco da dove parte il dolore" rispose il medico con una voce leggermente tremolante ed impastata.
Avevo capito il suo interesse ed ero pronto a giocarci.
Gli preso la mano e tenendogli aperte solo due dita gli feci toccare la zona per bene. Lui non la ritrasse anzi, mi sembro quasi deluso quando gli allontanai la mano e mi rigirai verso di lui. Aveva la patta gonfia e le guance così arrossate che sembrava stesse per esplodere.
" Se é una cosa seria non posso farla tornare a lavoro, devo capire meglio!"
Io annuii
"Si giri ed alzi L'asciugamano" io obbedii e lui mi agguantò una chiappa a mano piena, si alzò mettendosi di fianco a me ma guardando dall'altra parte
"Si appoggi al tavolo"
Io obbedii e lui si avvicinò ulteriormente e con le dita dell'altra mano inizio a tastarmi sotto al gluteo e chiedendomi continuamente dove mi facesse male. Il suo pacco oramai strabordante strusciava sulla mia coscia e mentre il suo braccio peloso e virile mi abbassava sempre di più facendo leva sulla mia spina dorsale, sentii le sue dita che iniziarono a sfiorare il perineo ed il mio buchetto
"Si dottore é lì che mi fa male!" Esclamai con la voce rotta dall'eccitazione!
Lui si bagnó le dita ed inizio a strofinarle sul mio buco voglioso.
"Hai un infiammazione acuta!"
"Ha un unguento? " risposi aggrappandomi al suo pacco
"Si ma devi succhiarlo per farlo uscire!"
Un invito a nozze! Mi inginocchiai davanti a questo uomo virile ed autoritario e gli sbottonai i pantaloni. La sua mazza era già per metà fuori dagli slip per quanto lungo era diventato. Abbassai quei pantaloni e le sue mutande bianche fin sotto le ginocchia ed il suo cazzo mi arrivò dritto davanti alla bocca pronto a farsi succhiare.
Alzai lo sguardo per complimentarmi e lui sorridente e porco mi prese la testa con entrambe le mani ed inizio a spingermi il suo membro grosso o nodoso in bocca, poi in gola mentre io mi aggrappai a quelle grosse cosce da maschio deciso per tenere il ritmo senza andare troppo a fondo.
Volevo essere il suo oggetto sessuale
Volevo sentirmi il suo svuotapalle personale
Sentivo ancora l'odore di figa sul suo arnese e la cosa mi eccitava un casino!
Stavo succhiando il cazzo ad un uomo etero!
Volevo essere totalmente servizievole perché volevo che tornasse da me ogni volta ne avesse bisogno! Mi prodigai per bene a succhiarlo e quando mi abituai alla sua dimensione provai a farmi spingere la testa fino alle sue palle tenendo le mani dietro la schiena. Era una goduria sentirlo ansimare di piacere ed avevo il pisello oramai gocciolante!
Mi fermai e guardandolo negli occhi gli chiesi se gli piacesse. Lui mi rispose che dovevo solo continuare a pompargli il cazzo e stare zitto. Il suo essere così rude ed imperativo mi sconvolse e mi eccitó ulteriormente!
"Come vuole lei dottore!" Risposi per fargli capire che ero un suo schiavetto sessuale.
Lui sorrise e mi accarezzo con la sua grossa mano sotto al mento,poi mi arrivo uno schiaffo forte!
"Non hai capito? Zitto e succhiami il cazzo!"
Obbedii velocemente mentre continuavo a guardalo da sotto, ammirando quell'uomo forte, autoritario e virile che aveva scelto me per farsi succhiare a fine giornata prima di ritornare dalla mogliettina.
Dopo un po' mi alzo e tenendomi per il mento con una mano e lo avvicino ad un pettorale che aveva scoperto e me lo fece leccare molto superficialmente. Mi riporto con la faccia davanti alla sua e si avvicinò. Pensai che mi volesse baciare ed io stavo già godendo al pensiero. Allungai la lingua per toccare le sue labbra ma lui si ritrasse e sorridendo mi fece cenno di non farlo. Si avvicinò ulteriormente facendomi sentire il suo alito alla menta mentre diceva: "ora girati, ti metto il mio unguento sul culo"
Mi girai e lui si mise attaccato alle mie natiche a segarsi.
Sentivo le sue palle gonfie sbatterci sopra e volevo incredibilmente sentirle meglio, più forte, volevo che il mio dottore mi possedesse da dietro, sul tavolo del mio salotto dove ricevevo a cena gli amici.
Mi avvicinavo col culo a lui per sentire il suo membro per bene tra le natiche ma mi fermó con la sua mano e mi abbassó nuovamente coi gomiti sul tavolo. Sentivo la cappella del dottore che ogni tanto strusciava sul mio buco e mi faceva vibrare. Saperlo dietro di me con la possibilità di fare di me ciò che voleva mi fece schizzare in poco tempo!
Non molto dopo il dottore mi strinse un fianco con vigore e si libero in un mugolio di godimento. Sentii la sua sborra schizzarmi fino in mezzo alla schiena e sul culo dove lui poi si pulì la cappella.
Mi girai verso di lui e lo ringraziai!
"Sto già molto meglio dottore!"
"Non credo, le do una settimana di proroga! Lei ha bisogno di altre applicazioni di unguento!"
Rimasi compiaciuto!
"Probabilmente passerò io fra una settimana...si faccia trovare in casa, esattamente come oggi"
"Come vuole dottore!"

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